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DESERTSHORE (Reprise, 1970), by Nico

Il capolavoro di Christa Paeffgen, in arte Nico, è anche una delle grandi opere d'arte del Novecento.
Più melodico e meno aspro del precedente The Marble Index, e prodotto da John Cale, che suona inoltre la maggior parte degli strumenti, il disco si apre con l'invocazione al Guardiano della Follia: in parte strega wagneriana, in parte dea, ai piedi della sua abbazia, Nico imprime i suoi messaggi sibillini su foglie morte che lascia trasportare dal vento, mentre la musica scorre come magma, inesorabile. Al di là di ciò che si è detto sul canto ieratico della chanteuse tedesca, e sulla musica distante e sublime perennemente avvolta nel gelido vento di viola e harmonium, Desertshore  travalica spesso il territorio strettamente musicale, trasformando il Dolore in Sacro. Inutile citare, in questa sede, i singoli pezzi che compongono questo grande specchio dell'anima: un'opera che va fruita nella sua interezza, dai presagi di The Falconer, alla struggente bellezza di Afraid, all'atmosfera macabra di Le Petit Chevalier, alla maestosità di Abschied, fino alla pazzia di Mutterlein e All That Is My Own.
Il disco che ha anticipato di anni le atmosfere più cupe della new wave, e continua ad ispirare anche artisti di oggi, è, paradossalmente, anche il disco che meno ha a che vedere con i generi stessi che può aver fondato (il gothic-rock ad esempio). 
Epocale.
 
Nota:
DESERTSHORE è stato ripubblicato nel 2007 dalla Warner, in un ottimo doppio cd rimasterizzato, contenente anche il precedente MARBLE INDEX.

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Tracklist

 

1. Janitor of Lunacy
2. The Falconer
3. My Only Child
4. Le Petit Chevalier
5. Abschied
6. Afraid
7. Mutterlein
8. All That Is My Own

 

Lyrics

Copyright © 2004 Alessandro Capuano